An Augmented Reality app at the  "Museo del Territorio" in Riccione

With the "Stories of river and sea" project, made possible by the "Museo di Riccione XR" App, an interactive storytelling experience is offered to the public.  14 stories inspired by 14 fossils are presented, 13  through augmented reality (AR) technology, and a fourteenth, at the end of the path, experienced in virtual reality. Thanks to the combination of analogue and digital technologies, a voice is given to the collection of fossils on display, bringing the public closer to a more intimate and fantastic visit, starting with grown-up children. The way to live this extraordinary experience is effortless: just point your smartphone at 13 indications on the museum floor to automatically start the three-dimensional narration with augmented reality technology. At that point, a rock appears on your mobile device, which opens up, revealing the animal or plant to which the exposed fossil belongs. The visitor will experience this journey through their mobile phone or with a cardboard viewer made available by the museum. With particular viewers, on the other hand, it will be possible to experience in virtual reality the encounter with the museum's mascot, the "Bison Priscus", dating back to 200,000 years ago.

The Signals and Images Laboratory collaborated to the project developing the AR apps, while all the multimedia contents have been realized by la Jetee (Florence), with the collaboration of the actors of the company "Il parachute di Icaro" who gave voice to the 13 characters.

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Una app in Augmented Reality al Museo del Territorio di Riccione

Con il progetto “ Storie di fiume e di mare”, reso possibile dall’App “Museo di Riccione XR”, viene proposta al pubblico un’esperienza di storytelling interattiva composta da 14 storie tratte da altrettanti fossili, di cui 13 raccontate attraverso la tecnologia della realtà aumentata (AR), e una quattordicesima, a chiusura del percorso, vissuta in realtà virtuale.  Grazie alla combinazione di tecnologie analogiche e digitali viene data voce alla collezione dei reperti esposti avvicinando il pubblico ad una visita più intima e fantastica, a partire dai bambini grandi fruitori della struttura museale. Semplice è la modalità per vivere questa straordinaria esperienza.

Basta puntare il proprio smartphone verso 13 indicazioni nella pavimentazione del museo per avviare in automatico la narrazione tridimensionale con la tecnologia della realtà aumentata. A quel punto compare sul proprio dispositivo cellulare una roccia, che si dischiude rivelando al suo interno l’animale o la pianta a cui appartiene il fossile esposto. Il visitatore potrà vivere questo percorso attraverso il proprio cellulare o con un visore cardboard messo a disposizione dal museo. Con dei visori speciali si potrà invece vivere in realtà virtuale l’incontro con la mascotte del museo, il “Bison Priscus” risalente a 200.000 anni fa.

Il Laboratorio Segnali e Immagini ha collaborato alla realizzazione del progetto sviluppando le applicazioni AR, mentre i vari contenuti multimediali sono stati realizzati dall’agenzia La Jetèe di Firenze in collaborazione con  gli attori della compagnia “Il paracadute di Icaro” che hanno dato voce ai 13 personaggi.